XXI Giornata del Contemporaneo

sabato 4 ottobre dalle ore 10.30 alle ore 12.30
In occasione della Giornata del Contemporaneo 2025, promossa da AMACI, Collezione Maramotti propone una speciale visita guidata alla mostra temporanea This Body Made of Stardust di Viviane Sassen e all'opera site-specific A permanently open window di Jason Dodge.
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L'evento è gratuito e su prenotazione, fino ad esaurimento posti
La Giornata del Contemporaneo offrirà l'occasione per soffermarsi anche sull'attività del collettivo artistico Atelier dell'Errore (AdE), che dal 2015 ha la sua base presso la Collezione Maramotti e che quest'anno è protagonista dell'immagine guida della manifestazione promossa da AMACI.
La mostra This Body Made of Stardust, inaugurata lo scorso aprile e parte della XX edizione del festival Fotografia Europea, costituisce la più estesa presentazione del lavoro di Sassen in Italia ad oggi. Il progetto, curato dall’artista stessa, è composto da oltre cinquanta fotografie e da un’opera video realizzate dal 2005 al 2025, con alcuni nuovi lavori ideati specificamente per questa occasione.
Riuniti intorno al concetto e all’iconografia del memento mori, gli scatti esposti tracciano ramificate traiettorie sulle infinite possibilità e sfumature della vita, feconda, intensa e traboccante quanto intrinsecamente fragile: (astrazioni di) corpi umani, paesaggi, polvere, terra, materie organiche divengono simboli e ricorrenti promemoria della morte – inevitabile passaggio di trasformazione del vivente.



A permanently open window è la prima installazione permanente di Jason Dodge, progetto realizzato nel 2013 in uno spazio industriale dismesso adiacente alla Collezione Maramotti.
L’opera, realizzata nella ex torre elettrica della vecchia fabbrica, si compone di tre elementi che si sostituiscono ai cavi dell’elettricità e creano un nuovo ordine spaziale e percettivo.
I visitatori, accompagnati attraverso una breve camminata a piedi, saranno e invitati a immergersi nella ricerca progettuale di Dodge che cerca di conferire nuova vita agli oggetti e generare esperienze personali nello spettatore, divenendo così parte attiva nel suo lavoro.