Emma Hart Mamma Mia!15 ottobre 2017 – 18 febbraio 2018
L’installazione consiste di una famiglia di grandi teste di ceramica che sembrano dialogare tra loro: ogni scultura ha la forma di una brocca, in cui il becco rappresenta un naso e l’apertura una bocca. Prodotte dall’artista a Faenza in stretta collaborazione con gli artigiani della ceramica, le sculture sono smaltate e incorporano sulla loro superficie e al loro interno motivi vivaci, disegnati e dipinti a mano dall’artista, frutto di una ricerca condotta sui disegni e sulla pratica della tradizione italiana della maiolica. Mamma Mia! inoltre rappresenta il risultato finale di un’indagine sui modelli visivi e sugli schemi del comportamento psicologico, su come disegnarli e poi sovvertirli e sulle riflessioni intermedie. Lo spazio tra lo spettatore e l’oggetto è come sempre fondamentale nel lavoro di Hart, uno spazio arricchito da una visione molto personale che l’artista ha tratto dalle sue esperienze in Italia: il calore, la luce e il colore, il linguaggio e le dinamiche familiari in un contesto insolito. La mostra è il risultato di una residenza di sei mesi organizzata specificamente per il suo progetto, che, a partire da giugno 2016, si è svolta in tre città italiane: Milano, Todi e Faenza, con una tappa a Roma. La mostra è accompagnata da un catalogo illustrato, corredato da alcuni contributi critici. Mamma Mia! sarà esposta anche alla Fruitmarket Gallery di Edimburgo nell'autunno del 2018. Emma Hart realizza opere che catturano la confusione, lo stress e il disgusto indotti dall’esperienza del quotidiano. Alla costante ricerca di vita ed emozioni reali, Hart impiega la ceramica per creare installazioni claustrofobiche che coinvolgono fisicamente ed emotivamente il pubblico o per dare vita a opere più piccole che si protendono verso chi osserva. Di frequente nei suoi lavori sono presenti emanazioni verbali e visive, e l’impiego della creta è spesso corporeo, teso a formare elementi che mimano parti del corpo, surrogati dell’azione e del lavoro umano.
Visita con ingresso libero negli orari di apertura della collezione permanente. 15 ottobre 2017: ore 14.30 – 18.30
Selezione rassegna stampa P. De Carolis, Mai viste tante teste di brocca?, in "Io Donna/Corriere della Sera", 5 ago. 2017 S. Bottani, Emma Hart. Oltre la superficie delle cose, in "Arte", ott. 2017 F. Giacomotti, Max Mara maison d'artista, in "Pagina 99", 20 ott. 2017 D. Bigi, Emma Hart. Schemi di frammenti ripetuti, in "Arte e Critica" n. 90, autunno 2017 A. Rubin de Celis, Terapia a la italiana, in "La Vanguardia - Fashion&Arts magazine", nov. 2017 C. Martin, Ceramics and the human condition, in "Ceramic Review", nov./dic. 2017 M. Brambilla, L'Italia secondo Emma Hart, in "Cultweek.com", 7 nov. 2017 G. Morel, Emma Hart. Histoires sans paroles, in "Connaissance des Arts", gen. 2018 E. Rinckhout, My head is a measuring cup, in "H ART", 25 gen. 2018
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