Lo spazio

Percorso di visita della collezione permanente

Le opere dell’attuale esposizione permanente si susseguono in quarantatre sale, distribuite sui due piani dell’edificio con un criterio flessibile basato di volta in volta sulla successione cronologica delle opere, sulla loro omogeneità all’interno delle varie tendenze artistiche e sulle specificità nazionali degli artisti, consentendo in tal modo un molteplice livello di lettura dell’arte dopo la Seconda Guerra Mondiale. Mentre il primo piano ospita dipinti e sculture italiani ed europei dagli anni Cinquanta alla fine degli anni Ottanta, il secondo piano propone opere americane ed europee dai primi anni Ottanta all’inizio degli anni Duemila.

Le opere dell’attuale esposizione permanente si susseguono in quarantatre sale, distribuite sui due piani dell’edificio con un criterio flessibile basato di volta in volta sulla successione cronologica delle opere, sulla loro omogeneità all’interno delle varie tendenze artistiche e sulle specificità nazionali degli artisti, consentendo in tal modo un molteplice livello di lettura dell’arte dopo la Seconda Guerra Mondiale. Mentre il primo piano ospita dipinti e sculture italiani ed europei dagli anni Cinquanta alla fine degli anni Ottanta, il secondo piano propone opere americane ed europee dai primi anni Ottanta all’inizio degli anni Duemila.

In ciascuno dei due piani uno spazio aperto accoglie installazioni e sculture dagli anni Settanta a oggi.

Due opere occupano un posto particolare: l’installazione Caspar David Friedrich di Claudio Parmiggiani, allestita nel cavedio che si sviluppa tra i due piani del corpo di fabbrica, e l’audio installazione di Vito Acconci Due o tre strutture che s’aggancino a una stanza per sostenere un boomerang politico, per la cui presentazione è stato integralmente ricostruito lo spazio che l’aveva originariamente ospitata nel 1978.